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martedì 31 marzo 2009

Quegli atletici nonnetti della Cives 'Twist e ginnastica, si torna giovani'

Repubblica — 19 dicembre 2008 pagina 14 sezione: PALERMO


A loro non servono tute griffate, portano addosso qualcosa che non si può comprare: il rispetto di sé e degli altri. Sono i 75 "Anziani in movimento" dell' associazione Cives, guidati da Pamela Cuccia, 33 anni, diplomata Isef e operatore della terza età.
Qui, nella palestra della scuola elementare Eugenio Salgari di via Paratore, nel quartiere Oreto, alle 16.30 comincia la seconda lezione di ginnastica dolce. Sono tutti disposti a cerchio, si tengono la mano, in ogni volto è scolpito un sorriso.
Niente allenamenti estenuanti, ma solo esercizi mirati che servono a mantenere il corpo elastico per continuare a compiere i gesti di ogni giorno, senza dover chiedere aiuto a nessuno: lavarsi le spalle o infilare le calze, per esempio.
Sono quasi tutte donne, età media 60 anni. C' è chi lascia il marito a casa, c' è chi si iscrive con lui in palestra. «Quando mio marito è andato in pensione - racconta Angela Chifari, 61 anni, casalinga - ci siamo iscritti insieme. Questo è il quarto anno che frequentiamo il corso. Ormai i nostri figli e anche i nipoti sono cresciuti, quindi adesso possiamo prenderci cura di noi».
In tutto, un' ora di ginnastica, due volte a settimana. I primi trenta minuti sono dedicati agli esercizi in piedi, come il "passo affrettato" o il "passo danzante". Poi c' è la corsa ai tappeti. E questa è la parte che meno preferiscono: sul tappeto arancione, c' è Giuseppina Raiata, 58 anni, che agogna al fatidico stop di Pamela. Qualcuno dimentica la sequenza degli esercizi: «Puoi ripetere? L' ho dimenticato», è la voce di Ferdinando Cocco, 63 anni, impiegato Enel in pensione, marito di Angela.
Intanto, tra l' invito di Pamela a tenere la «pancetta in dentro», battute e risatine si susseguono gli esercizi. «Ne vediamo i benefici, dice Stefano Macchiarella, 62 anni, che segue il corso da quattro anni insieme alla moglie, Maria D' Amico. Adesso, riesco a stare in piedi sull' autobus senza correre il rischio di cadere, e a lavarmi le spalle da solo».
E non solo. La ginnastica fa bene anche all' umore. Così la pensano Adele Durante, casalinga, che ogni giorno accudisce la madre disabile, e Maria Pia Cangemi: «Quest' ora di ginnastica non deve togliercela nessuno. Ci serve a scaricare la tensione. Qui dimentichiamo tutto».
E se nel loro quartiere mancano le occasioni di svago per socializzare e divertirsi, è ancora in palestra che nascono delle belle amicizie: le tre coppie del gruppo, infatti, si organizzano per passare qualche ora insieme. In inverno, si riuniscono in casa per una partita a carte o escono a mangiare una pizza. In estate, invece, si scambiano le visite nei rispettivi luoghi di vacanza. La scorsa estate, a ferragosto, a casa di Maria e Stefano, a Termini Imerese, non si sono fatti mancare la caponata. Per smaltire i pranzi e le cenette, poi si torna in palestra.
Intanto, pur di non rinunciare alla ginnastica, loro si autofinanziano e pagano una quota mensile di 16 euro. L' associazione Cives, infatti, nata nel ' 98, da tre anni non riceve più il contributo dal Comune. Costretti a rinunciare alle gite dei week-end in giro per la Sicilia, i giovani della terza età si concedono solo qualche uscita: una è quella che li ha visti tutti in pista a villa Scalea ieri pomeriggio: tra un twist e una bachata, panettone e spumante, si sono scambiati gli auguri di Natale. L' altra a carnevale, tutti rigorosamente in maschera. Poi, a giugno, un' altra serata danzante per la festa di fine corso. Prima, però, l' appuntamento è al palazzetto dello sport, in viale dell' Olimpo, per il saggio, nella speranza che sia agibile. Lì si esibiranno tutti gli "Anziani in movimento" dell' associazione Cives, guidati dai dieci operatori Isef.

SERENA MAROTTA

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