Translate

domenica 6 marzo 2011

Palermo, “Moltivolti d’Africa”

(Moltivolti d'Africa, Fulvio Longo)
Ritratti di bambini, scene di vita sulla spiaggia di Zanzibar, nei mercati, reportage di bambini ripresi in scuole pubbliche tanzaniane e orfanotrofi. C’è tutto questo in “Moltivolti d’Africa”, la mostra fotografica di Fulvio Longo, che sarà inaugurata domani sera (4 novembre), alle 20.30, al Palab, in piazzetta del Fondaco, a Palermo. In tutto trenta fotografie, di cui 15 a colori e 15 in bianco e nero. Scatti che conservano il ricordo della “serenità negli occhi dei bambini, della felicità per i piccoli gesti e per le bellezze della natura che circonda questa gente – dice il fotografo -. La popolazione tanzaniana ha una prospettiva di vita media vicina ai 40 anni – spiega – ma vivono appieno il loro tempo. Noi, al contrario, viviamo sempre come se stessimo attendendo l’evento che ci svelerà lo scopo della nostra vita”.

(Moltivolti d'Africa, Fulvio Longo)
Fulvio Longo, 41 anni, laureato in chimica, informatore scientifico del farmaco, da 26 anni coltiva la sua passione per l’arte fotografica. “Avevo 15 anni quando ho chiesto in regalo a mio padre una vecchia Yashica a pellicola – racconta -. Poi, nel giro di qualche mese, ho acquistato a rate una vecchia biottica formato 6 per 6. Ho imparato a sviluppare da solo il mio negativo in bianco e nero e considero Giuseppe Cilia (uno fra i più grandi fotografi palermitani, scomparso a gennaio scorso, ndr) uno dei miei maestri”.

(Moltivolti d'Africa, Fulvio Longo)

“Fotografare è mettere sulla stessa linea di mira la testa, l’occhio e il cuore”, così diceva Henri Cartier Bresson – fotografo francese, da molti considerato il padre del fotogiornalismo – ed è appunto da questa “lezione” del fotografo francese che Longo attinge per realizzare la sua arte.


(Moltivolti d'Africa, Fulvio Longo)

(Moltivolti d'Africa, Fulvio Longo)

(Moltivolti d'Africa, Fulvio Longo)


Scatti che serviranno, domani sera, insieme con la musica proposta dall’artista Matilde Politi e la cucina etiope di Yodit Abraha ad “educare” i visitatori al turismo responsabile: “un viaggiare etico e consapevole che va incontro alla gente, alla natura con rispetto e disponibilità”. È questo, infatti, lo scopo della serata dal titolo “Cambiamo prospettiva”, organizzata dall’Associazione onlus “Moltivolti Capovolti”.

Serena Marotta
(3-11-2010)

Nessun commento: