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venerdì 11 ottobre 2013

Palermo è la mia città, villino Florio



La villa, raggiungibile da via Guglielmo Oberdan, fu edificata nel 1899 su progetto di Ernesto Basile. All’esterno presenta corpi asimmetrici, torrette e terrazze. Gli interni – i cui arredi furono realizzati nel 1902  dalla ditta Ducrot – sono stati curati meticolosamente nella decorazione floreale, che investe ogni minimo dettaglio: dal grande fregio, che orna il soffitto ligneo del salone del primo piano alle singole maniglie. 

Gli interni, devastati dall’incendio del 1962, erano elegantemente definiti. Al piano terra, c’erano la sala biliardo ed i servizi. Al primo piano, ci sono i saloni di rappresentanza dove si possono ammirare i resti di un camino in legno, ed il soffitto a travature in mogano, percorso diagonalmente da un fregio floreale. Al secondo e al terzo piano, si trovano le stanze da letto e i bagni. 

Il sistema di collegamento tra i piani si avvale di uno scalone monumentale in noce. Il villino fu utilizzato inizialmente come foresteria e padiglione per ricevimenti. Divenuto nel 1909 residenza di Vincenzo Florio, che lo abitò sino al 1911. Dopo il 1918 la villa passò ad altri proprietari. Dopo l’incendio del 1962 fu acquistata dalla Regione siciliana ed è rimasta inutilizzata sino al restauro del 2002. Oggi è destinato ad esposizioni temporanee ed è sede di rappresentanza dell’Assessorato regionale Beni Culturali ed Ambientali.  



Lorenzo Gatto photographer
by GattodeFigueroa PhotoArt















Lorenzo Gatto photographer
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Lorenzo Gatto photographer
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