"Dove esistono una voglia, un amore, una passione, lì ci sono anch'io." Giorgio Gaber
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domenica 28 gennaio 2018
Giornata della Memoria: “Arbeit macht frei” (Il lavoro rende liberi)
Sul cancello, dove entravano e uscivano i prigionieri, c’era scritto: Arbeit macht frei (il lavoro rende liberi). Era il campo di concentramento di Auschwitz. I prigionieri erano privati dei loro abiti, rasati e identificati con un numero, proprio per cancellare il loro passato. È il 27 gennaio del 1945 quando i soldati dell’Armata Rossa sono entrati nel campo di concentramento, liberando i pochissimi superstiti. Sono passati 55 anni. È il 20 luglio del 2000 quando la Repubblica italiana istituisce il ‘Giorno della Memoria’.
La legge numero 211 riconosce il 27 gennaio, una data simbolica, per «ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, e a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati».
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