Giorgio Gaber (Milano, 25 gennaio
1939)
Colpito
da una paralisi al braccio sinistro,
guarisci
grazie alla chitarra.
Così
già a 15 anni è musica.
Paghi
gli studi grazie al denaro guadagnato durante le serate, suonando.
Così,
in quel locale milanese, passaggio di personaggi famosi,
arriva
il trampolino di lancio.
E
nasce la tua carriera brillante.
Affascinante
suonatore, dall’ironia eccezionale, che sputa
verità.
Passi
poi agli spettacoli musicali in un’atmosfera dove si respira politica, amore,
sofferenza e ancora: speranza.
Sul
palco non vesti né i panni del filosofo, né del politico ma di uomo che desidera
restituire al pubblico i segnali del tuo tempo e non solo.
Una
dedica è questa di amore infinito nei tuoi confronti e, intanto tu, da lassù,
“Non arrossire”.
Nessun commento:
Posta un commento