Il pm Franco Ionta ha disposto l'esame del Dna sulle tracce di sangue ritrovate sull'auto dove viaggiavano Ilaria Alpi e Miran Hrovatin il 20 marzo 1994. L'incarico è stato affidato a due periti che dovranno estrarre dal sangue ritrovato nell'auto il Dna per confrontarlo con quello ricavato da un campione di saliva dei genitori di Ilaria. Ciò servirà a stabilire l'effettiva presenza dei due giornalisti a bordo della Toyota.
I precedenti. L'auto è arrivata in Italia il 17 settembre scorso (acquistata in Somalia dalla Commissione d'inchiesta Alpi-Hrovatin). Dopo il ritrovamento del fuoristrada, la Procura di Roma ha chiesto di poter partecipare ai rilievi balistici e tecnici. Richiesta che è stata respinta dalla Commissione. La Procura di Roma ha quindi presentato alla Corte Costituzionale un ricorso per conflitto di attribuzione. Ricorso accolto a febbraio del 2008: il giudice costituzionale Alfonso Quaranta ha ammonito la Commissione presieduta da Carlo Taormina che agendo così ha «violato il principio di leale collaborazione che deve sempre permeare di sé il rapporto tra i poteri dello Stato».
1 commento:
Speriamo non finisca tutto come al solito..
ciao
http://sognonuvole.blogspot.com/
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