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giovedì 14 giugno 2018

Ilaria Alpi: in ricordo di mamma Luciana, sempre in lotta per la verità

Una tesi, una lettera e poi un libro. Dalla mia tesi sono passati dieci anni. Era maggio del 2008, quando nella cassetta della posta ho trovato la vostra lettera. L’emozione era quanto la vostra stima e gratitudine per il mio lavoro su vostra figliaIlaria Alpi, l’inviata del Tg3 uccisa a Mogadiscio, in Somalia, il 20 marzo 1994, insieme all’operatore Miran Hrovatin.
Una lettera che conteneva il vostro abbraccio e la speranza di incontrarci un giorno a Roma. Quel giorno, purtroppo, cara Luciana e Giorgio non è mai arrivato. Il tempo ha remato contro. E io non sono partita da Palermo per Roma. Il desiderio di incontrarvi è rimasto uguale, come l’affetto reciproco.
Lunghe conversazioni telefoniche con Luciana Alpi, dopo l’invio del mio libro sul caso di sua figlia Ilaria. Era come se la conoscessi da sempre. La vita è beffarda: ti fa entrare in quella degli altri, ti nutre di affetti e poi te li toglie. Così un giorno, all’improvviso. Durante le nostre conversazioni, non ho mai osato chiederle nulla. Tutto tra noi era spontaneo. Non ho mai voluto essere invadente, ma forse lo sono adesso, mentre scrivo queste parole.

Luciana Alpi, biografia di una donna coraggiosa

Luciana Alpi aveva 84 anni. Era nata a Brescia il 3 agosto del 1933 e viveva con la sua famiglia a Roma. Era una signora elegante nell’animo e nell’aspetto. Una persona pura e sensibile. Si preoccupava delle persone, di chiedere «come stai?». Una donna forte e coraggiosa, proprio come lo era sua figlia Ilaria. Una donna che ha continuato la sua battaglia sino alla fine per avere verità e giustizia. Adesso non c’è più. È morta martedì 12 giugno alle 20.30, a distanza di cinque giorni dall’udienza sulla richiesta di archiviazione.
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